Ombretta Di Marco

Ombretta Di Marco

|17 Dicembre 2019

Ho sempre pensato che l’adozione a distanza fosse una ottima opportunità sia per il bambino scelto che per il “genitore adottivo”. La mia prima esperienza risale agli anni dell’università, andavo in posta a fare i vaglia mensili per una bambina in Lituania. Purtroppo ho dovuto interrompere la sponsorizzazione per motivi familiari (non avevo ancora un lavoro, tra le altre cose). Adesso sostengo un ragazzo in India dal 2009, con Care&Share Charitable Trust l’anno dopo che è nata mia figlia. Ho chiesto di avere un bimbo con meno possibilità di adozione e mi è stato “affidato” Joseph, un maschietto di 10 anni che aveva ancora mamma e sorella, ma che mi ha sempre chiamato Mummy lo stesso. Mia figlia mi chiede sempre quando andiamo a trovarlo. Ora che poi ha accesso a Facebook ricevo messaggini e foto e sempre tanti ringraziamenti e pensieri affettuosi, gli stessi che erano nelle lettere. Sicuramente sapere che è cresciuto potendo studiare e in un ambiente sano, con buone possibilità di avere un futuro soddisfacente è qualcosa che fa bene anche a me.
Ovviamente l’aspetto economico è rilevante, ma credo che sia un sacrificio che davvero vale la pena fare. Spero di poterlo incontrare un giorno e mi sento di consigliare vivamente questa esperienza a tutti.

Ombretta Di Marco
CSR & Local Industry Relations Manager
AirPlus International srl

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