La prima esperienza di volontariato in un paese così distante geograficamente e culturalmente dall’Italia può far paura, ma grazie all’associazione Mummy&Daddy mi sono sentito subito protetto e al sicuro ancora prima di partire.
Non sapevo ancora cosa aspettarmi e in cosa mi sarei potuto rendere utile, ma una volta arrivato a destinazione ogni dubbio si è dissolto: essere travolto da tutti quei sorrisi e da un affetto incredibile da parte di tutte le persone che vivono e lavorano all’interno del campus mi ha riempito il cuore.
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Ho capito subito di essere a casa e ho iniziato a ricambiare tutto l’amore incondizionato che ho ricevuto i primi giorni.
Non mi sono mai sentito inutile in questa avventura e avere la possibilità di conoscere altre persone che dedicano la propria vita per permettere un futuro migliore a tutti è stato di ispirazione.
Dedicarsi a tutti i bambini e ragazzi non è stata una passeggiata, ogni bambino richiede la tua attenzione anche solo per un momento, per un gioco, per proteggersi, per mostrarti una sua qualità o solo per darti un abbraccio.
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Ecco, gli abbracci sono la cosa che mi manca di più di tutte le persone incontrate, abbracci puri che scaldano l’anima.
Daniele Sutto, 30 anni, prima volta al campus