Diario di viaggio in India (il 29°) novembre-dicembre 2023

Diario di viaggio in India (il 29°) novembre-dicembre 2023

|22 Gennaio 2024

di Giorgia Pollastri

Novembre 2023, il mio ventinovesimo viaggio in India, ma il primo da presidente di Mummy & Daddy, con un bellissimo gruppo, positivo e pieno di energia: Giorgina Mazzero, Renato Zennaro, Tiziana Pasqualin. Siamo partiti in quattro, con la certezza che il numero sarebbe presto aumentato; infatti pochi giorni ancora e siamo diventati dodici! Si sono aggiunti Angela Strazzer, Lucio De Franceschi ed Elena Guabello, Sofia Tognon, Donatella Noventa, Giampietro Compagno e Tiziana Malisani e poi Monica Faganello. Siamo partiti, alcuni con la sola voglia di fare, altri con esperienze precedenti pronti a fare ulteriore tesoro di nuove esperienze, altri ancora curiosi e ansiosi di vedere, ma tutti con un grande bagaglio di positività.  

Spesso dico che se si arriva in India per volontariato, è giusto anche scoprire un po’ della sua magia, delle sue incongruenze. Ci siamo quindi fermati a Hyderabad, la capitale dello stato di Telangana (che una volta era unito all’Andhra Pradesh, dove si trova Vijayawada). Se pur velocemente, abbiamo potuto ammirare il CHARMINAR (letteralmente 4 minareti), la splendida porta la cui immagine è anche sulle scatole di sigarette. Nei paraggi, abbiamo ammirato la MECCA MASJID, una delle moschee più antiche e più grandi dell’India (ci stanno 10.000 persone). Abbiamo poi proseguito verso il GRANDE BUDDA sull’acqua (è il monolite più alto del mondo). Per mancanza di tempo non abbiamo preso la barca per andarlo a vedere da vicino. Per ultimo abbiamo fatto visita al BIRLA MANDIR TEMPLE, che mi ha sempre incantata per il biancore del marmo. Non è molto antico, ma decisamente bello e, alla sua inaugurazione, fu approvato anche da Gandhi (come altri templi induisti). Anche questa volta la visita mi ha soddisfatta.

Una piacevole notte in hotel dopo le tante ore di volo, l’incontro con una delle nostre ex ragazze che lavora in un hotel di Hyderabad. Felicissima di vederci e di avere notizie fresche, della sua mummy. Al mattino successivo partenza per Daddy’s Home in pulmino, per arrivare in campus nel tardo pomeriggio. Arlappa, il nostro autista in questo viaggio, è stato per anni autista in Daddy’s Home, è una persona gentile e disponibile e un autista competente. Ha un fratello sacerdote in Italia con cui a volte mi sento. 

Arrivati in campus è stata fatta la distribuzione delle stanze, poi piccolo meeting per fare il punto della situazione e la distribuzione dei lavori: bimbi, bimbi e bimbi da coccolare e amare.

Il primo giorno è stato dedicato a osservare le cose da fare, una visita alla scuola, i primi progetti. Abbiamo iniziato con la necessità, segnalata, di acquistare il materiale per i tetti delle case. È stato lungo e faticoso. La prima settimana il venditore era ammalato e non ci poteva ricevere, verso la fine della settimana si è osato togliere la copertura di ondulina che doveva essere sostituita, ma poi… cinque giorni di ciclone. Da qui, allagamenti, chiusura delle scuole per ordine del ministero, tutto bloccato, ci sentivamo impotenti, cominciavamo anche a pensare di dover spostare le bimbe dalla casa, che senza copertura cominciava a creare disagi, e quando, finalmente, sembrava tutto finito, in una cittadina vicina è arrivato un tornado e questo ha allungato nuovamente i tempi. D’improvviso, una mattina è arrivato il sole. In pochissimo tempo tutto asciugato! Ed è arrivato anche il tuk tuk carico del materiale, sono arrivati gli operai e sono finalmente partiti i lavori!  

Con la presenza di due dottoresse (arrivate alcuni giorni dopo di noi) e la collaborazione di Giorgina, sono state ripetute le misurazioni di peso e altezza di tutti i bambini; poi è stata fatta la valutazione oftalmologica di tutti i ragazzi. Le due dottoresse, Donatella e Sofia, sono state eccezionali nel prendersi cura di molti casi, acquistando due paia di occhiali; portando, chi ne aveva necessità, a fare visite specialistiche in ospedale. Sono state controllate tutte le vaccinazioni, sono state aggiornate, portato a vaccinare chi non lo era ancora stato. Arrivando da noi bambini a volte grandini 7, 9 o 12 anni, spesso non sappiamo se sono stati vaccinati e bisogna fare ricerche o rifarle. Si sono fortemente impegnate anche per la cura vitaminica, non solo dei bambini con patologie, ma anche per tutti i bambini che, non avendo sempre una alimentazione varia, necessitano di ulteriori vitamine. Alcuni bimbi sono stati accompagnati a fare test uditivi e una visita cardiologica.

Nel gruppo arrivato, c’erano anche due daddy che dovevano avere un impegno, oltre che stare con i bambini. Si è deciso, anche su loro indicazione, di iniziare a dipingere i bagni della scuola. Sono stati sistemati un po’ di rubinetti e gli stessi volontari con alcuni dei nostri ragazzi hanno pitturato i bagni. Terminati questi lavori si è deciso di dipingere le finestre interne delle case. Erano tutte molto scrostate e quindi è stata ridata loro l’allegria e la vivacità che fa star bene i bambini.

Abbiamo utilizzato molti pomeriggi per organizzare delle merende speciali Un giorno sono stati offerti egg puff, poi banane, arance, pane e marmellata, biscotti o altre specialità tipicamente indiane.

In queste occasioni i nostri bimbi sono molto felici, sono anche molto solidali tra loro perché chiedono sempre anche per i gruppi lontani, (Butterfly Hill, Asha Kiran, Babies Home), per essere sicuri che anche per loro ci sia qualcosa. Poi, cosa interessante, vengono a chiedere anche per la loro encharge (responsabili delle varie case – ndr), sono molto carini.

Per quanto riguarda la scuola, siamo andati varie volte a curiosare, ma essendo tempo di esami trimestrali non dovevamo disturbare troppo.

Anche per le visite agli slum ci siamo muniti di frutta (arance e banane) da donare ai bambini. In uno spazio piccolissimo, a volte, sono stipati una ventina di bambini che ripetono a memoria canzoncine, liste di numeri, di lettere. Uscendo dalle piccole scuole, guardandomi in giro, vedendo le case, mi viene da pensare che i nostri bimbi (di Daddy’s Home – ndr) sono fortunati nella loro sfortuna. Fortunati perché l’ambiente è decisamente più salubre e più igienico; sfortunati perché comunque manca la famiglia reale, anche se, dopo un po’, si sentono “famiglia”, in campus.

Come ogni anno siamo andati in visita al Riformatorio minorile. Poiché andiamo ogni anno, si permettono di farci delle richieste: negli anni abbiamo donato: giochi di gruppo, poi TV, poi asciugamani, divise e quest’anno magliette.

Memori del triangolare di calcio che abbiamo organizzato a Mestre, abbiamo pensato di organizzarne uno anche in India. È stata una buona scusa per ripristinare il campo ormai pieno di erbe e di pietre, riparare le porte che necessitavano di manutenzione e infine sistemare le reti. Più lavoro organizzativo… che tempo di partita.   

Lake Home contro Angels Home, poi Lake Home contro Butterfly Hill. Medaglia per tutti e per i vincitori una coppa offerta dalle ultime arrivate! 

E via con le gare!

Abbiamo organizzato anche una gara di disegno. Hanno aderito una settantina di bambini e i vincitori hanno avuto in premio colori e matite. Ma anche biscotti per tutti. Molto divertimento e impegno.

Un giorno sono venute a trovarci le amiche della Innerwheel. Sono sempre gentili e generose con i bimbi, portando doni o altro. Questa volta la past president Anisa Begun ha tenuto una lezione sull’igiene, alla quale i bimbi hanno prestato molta attenzione.

E poi alcuni compleanni con dolcissime torte, poi il compleanno di Elena, ormai diventata indiana con un bellissimo sari, qualche viaggio in paese per approvvigionarci di cibo, in città per comperare i sari per fare le sciarpe, la visita al Durga Temple, alla Lake Home per portare magliette ai ragazzi, alla Butterfly Hill sempre per portare magliette e frutta.

Ogni giorno tantissime attività per stare vicini ai bambini, per donare loro benessere.

Per aver potuto fare tutte le cose che abbiamo realizzato, devo ringraziare tantissime persone. Se anche non scrivo tutti i loro nomi, ciascuno sa di essere artefice di questa magia di amore, che va dalle merende nutrienti ai vestiti, dalle medicine al materiale scolastico e, soprattutto, a ogni sorriso.

Grazie di cuore

Giorgia e gruppo

Gennaio 2024

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