Ho sempre pensato che, quando sarei andata in pensione, mi sarebbe piaciuto fare un’esperienza di volontariato e così, quando Donatella (una dottoressa – vedi la sua testimonianza qui – ndr) mi ha detto che avrebbe avuto un incontro con Giorgia e Giorgina (presidente e vice presidente di Mummy&Daddy – ndr) e mi ha chiesto se la cosa mi interessava, ho subito risposto sì con grande entusiasmo.
Dopo due ore avevo già i voli prenotati a cui si è aggiunto Lucio: mio marito.
Anche se non siamo medici, nei nostri 20 giorni di permanenza presso il Campus, di cose da fare ne abbiamo trovate molte.
Io ho passato molto tempo nella Babies Home, dove un nutrito numero di piccoli mi ha impegnato in varie attività, dal giocare all’assistenza durante i pasti, dall’accompagnarli assieme alle dottoresse in ospedale del vicino villaggio, a seguirli nelle visite ordinarie presso l’ambulatorio del Campus.
Lucio, oltre a partecipare a qualche lezione presso la scuola adiacente e a dare ripetizioni serali, è stato coinvolto, assieme ad un altro volontario, a imbiancare e rinfrescare vari locali .
Inoltre, visto la grande quantità di palloncini gonfiabili portati da casa, è stato corteggiato da tutti i bambini che chiedevano continuamente: “baloon… baloon”.
Di sicuro rimanere nel Campus per più di due settimane ci ha dato la possibilità di conoscere meglio i bambini e i ragazzi e di creare con loro un rapporto più stretto.
Per noi la cosa più significativa è stata dormire in Piera Home (l’edificio che ospita le ragazze HIV – ndr) e condividere del tempo con le ragazze più grandi che dormono e vivono lì e con le quali si è instaurato un rapporto speciale.
L’ultimo giorno ho avuto modo di festeggiare, in maniera unica sotto tutti i punti di vista, il mio sessantesimo compleanno; non credo che mi capiterà mai più di ricevere così tanti abbracci, assieme alla dolcezza delle ragazze che mi hanno vestita con un Sari, rendendo la giornata indimenticabile.
Nonostante tutte le cose certamente migliorabili, alla fine possiamo dire senza ombra di dubbio che siamo stati bene, ci siamo divertiti e ci siamo sentiti parte di questa grande famiglia.
Elena e Lucio